Il 12 dicembre si terranno le elezioni presidenziali in Abkhazia, territorio la cui indipendenza a livello internazionale è stata riconosciuta solo da Russia, Nicaragua e Venezuela. Sono le prime elezioni del post-conflitto con la Georgia, avvenuto nell'agosto del 2008, e si contendono la poltrona di capo di stato cinque candidati, tra i quali l'attuale presidente Sergey Bagapsh. Angela Kuchuberya, corrispondente per Caucasian Knot da Sukhumi, de facto capitale dell'Abkhazia, presenta in un dossier speciale realizzato per Osservatorio antefatti, candidati, programmi, media e la situazione generale in Abkhazia alla vigilia della tornata elettorale
Nazim Bllaca, ex membro dei servizi d'intelligence dell'UCK, ambienti ritenuti vicini al PDK, partito del primo ministro Hashim Thaçi, ha ammesso il suo coinvolgimento in numerosi assassinii politici. Thaçi smentisce le accuse contro il suo partito ma promette giustizia imparziale
Cinema e guerra fredda. Il cinema è stato uno dei principali strumenti della competizione culturale tra i due blocchi durante la Guerra Fredda. In un incontro pubblico, David William Ellwood, docente dell'Università di Bologna, attraverserà la filmografia europea del dopoguerra per raccontare la storia dell'Europa divisa. Per saperne di più
Ad inizi novembre negli Stati Uniti un incontro tra il presidente Barack Obama e il patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I. Al centro del dialogo la riapertura della scuola ecumenica di Halki. Riceviamo e volentieri pubblichiamo
In Trentino Alto Adige tracce di un esemplare di lupo, proveniente forse da Croazia o Bulgaria. Le Alpi, l'ecosistema e le collaborazioni tra istituzioni scientifiche
For the LGBT and queer population of South Eastern Europe, 2009 has been marked by several violent episodes (including attacks to Pride parades in Slovenia and Serbia and to the Queer Sarajevo festival), without intervention by the local authorities and the national states. On the other hand, supra-national pressure and aspirations to EU integration have led to the discussion and/or approval of progressive laws. Against this backdrop of contrasting trends, LGBT and queer individuals of the Balkans are confronted with the choice between visibility and invisibility, hostile domestic contexts and European hopes, formal progress and all too real fear. This dossier by OBC collects chronicles, interviews, and analyses devoted to this year's developments in the queer world, the relationship with domestic and international institutions, and the role of transnational cooperation
Un diario di un viaggio a Sarajevo, città ''tormentata, con le sue contraddizioni e cicatrici, costituisce tuttavia un unicum che va oltre, dove i reciproci influssi fra Est ed Ovest, fra Oriente ed Occidente, creano un mosaico dalle mille sfumature". Riceviamo e volentieri pubblichiamo
La Crimea, un laboratorio geopolitico che sembra riassumere tutte le caratteristiche di instabilità della regione del Mar Nero. Una tesi di laurea. Riceviamo e pubblichiamo
[novembre 2009] Per la popolazione LGBT e queer nel sud-est Europa, il 2009 è stato segnato da un lato da episodi di violenze e intimidazioni (in particolare durante le principali manifestazioni, dai Pride in Serbia e Slovenia al festival queer di Sarajevo), senza prese di posizione da parte di amministrazioni locali e Stati nazionali. Dall'altro, pressioni sovranazionali e aspirazioni all'integrazione europea hanno portato all'avanzamento e/o all'approvazione di proposte legislative di stampo progressista. In questo quadro di sviluppi stonati e contrastanti, la popolazione LGBT e queer dei Balcani si ritrova al crocevia tra visibilità e invisibilità, contesto domestico ostile e speranze europee, progresso formale e paure concrete. OBC raccoglie in questo dossier cronache, interviste e analisi dedicate agli sviluppi dell'universo arcobaleno balcanico, al rapporto con le istituzioni internazionali e al ruolo della cooperazione
Intervento di Grigory Sergeevich Shvedov, caporedattore di Caucasian Knot - Mosca, al convegno internazionale di Osservatorio Balcani e Caucaso EDITARE A MANO IL CONTENUTO HTML
In video l'intervento di Boris Pahor alla conferenza internazionale ''Il lungo '89. Balcani e Caucaso tra aspettative e disincanto dopo la caduta del muro di Berlino. La presenza di Pahor è stata resa possibile da una collaborazione tra Osservatorio Balcani e Caucaso e la casa editrice Zandonai.